Direttiva NIS2: cos’è e come ottenere la conformità

A ottobre 2024, gli Stati membri dell’UE dovranno recepire la seconda Direttiva UE sulla sicurezza delle reti e delle informazioni (NIS2) nella legislazione nazionale. Superando la direttiva NIS1 del 2016, la NIS2 applica standard di cybersecurity molto più severi, con un inasprimento delle sanzioni in caso di mancata conformità delle normative locali. Le aziende classificate come “essenziali” o “importanti” sono obbligate a implementare questi standard. In questo articolo andremo a vedere più nel dettaglio che cos’è la direttiva NIS2, in cosa consiste e come fare in modo di (e come possiamo aiutarvi a) aderire agli standard conformativi di sicurezza per evitare di incappare in onerose sanzioni o, nel peggiore dei casi, interruzioni delle proprie operazioni.

Cosa troverai in questo articolo

  • Direttiva NIS2: una breve introduzione
  • NIS2: cos’è, quando entra in vigore e differenze con la direttiva precedente
  • A chi si applica la direttiva NIS2
  • Cosa richiede la direttiva NIS2
  • Direttiva NIS2: quali sono i benefici per le aziende?
  • Direttiva NIS2: come prepararsi e a chi rivolgersi per la conformità?
Direttiva NIS2: cos’è e come ottenere la conformità

Direttiva NIS2: una breve introduzione

La crescente interconnessione e digitalizzazione della società ha reso istituzioni, imprese e cittadini sempre più esposti alle minacce informatiche. Gli attacchi informatici hanno raggiunto picchi senza precedenti, sia per frequenza che per gravità: negli ultimi 5 anni, il numero di attacchi registrati a livello globale è cresciuto del 60% secondo i dati del rapporto Clusit 2023.

Ad aggravarsi sono state anche le conseguenze sociali ed economiche degli incidenti causati dagli attacchi cyber: sempre secondo il Clusit, l’80% degli attacchi rilevati nel 2022 hanno avuto impatti gravi o molto gravi, a differenza di cinque anni fa quando ammontavano a una quota del 52% del totale.

La Direttiva NIS2 (acronimo di Network and Information Security Directive 2), nota anche come Direttiva sulla Sicurezza delle Reti e dell'Informazione, è una legislazione significativa volta a migliorare la sicurezza informatica e a proteggere le infrastrutture critiche in tutta l'Unione Europea (UE).

Essa si basa sulla precedente Direttiva NIS, affrontandone le carenze e ampliandone l'ambito per rafforzare i requisiti di sicurezza, gli obblighi di segnalazione e le capacità di gestione delle crisi.

Che la propria sia una grande impresa o una media azienda che opera in settori riconosciuti come critici, la Direttiva NIS2 richiede immediata attenzione. Essa introduce requisiti rigorosi per la gestione dei rischi di sicurezza informatica e garantisce la continuità dei servizi essenziali. È dunque fondamentale capire in cosa consista, come viene applicata e come aderirvi per evitare il rischio di sanzioni e ostacoli per le proprie operazioni. Vediamo di approfondire l’argomento nelle prossime sezioni.

NIS2: cos’è, quando entra in vigore e differenze con la direttiva precedente

Nel 2016 era stata emanata la Direttiva NIS, con l’obiettivo di raggiungere un livello comune elevato di cybersicurezza tra gli Stati Membri. Nel 2020 è stata avviata la revisione programmata dell’efficacia della norma e della sua implementazione, ed i risultati hanno rivelato carenze intrinseche nella norma che le hanno impedito di affrontare efficacemente le sfide attuali ed emergenti in materia di cybersicurezza, in particolare in termini di uniformità di approccio fra i diversi Stati Membri e perimetro di applicazione.

La Direttiva NIS2, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 27 dicembre 2022 ed entrata in vigore il 16 gennaio 2023, mantiene l’obiettivo di raggiungere un livello comune elevato di cybersicurezza tra gli Stati Membri, migliorando la capacità di garantire uniformità ed efficacia nell’applicazione, e quindi di garantire un’effettiva protezione per la vita sociale ed economica dell’Unione. La normativa impone, in particolare, obblighi di cybersicurezza stringenti in capo a un’ampia platea di organizzazioni operanti in settori ritenuti critici per il funzionamento della società europea.

La direttiva introduce nuovi obblighi per le organizzazioni in quattro ambiti principali che sono rispettivamente:

  • Gestione del rischio: le organizzazioni devono ridurre i rischi informatici per conformarsi alla nuova direttiva. Tra i metodi da implementare ci sono la gestione degli incidenti, il miglioramento della sicurezza della supply chain, il potenziamento della sicurezza della rete, crittografia e un migliore controllo degli accessi.
  • Responsabilità aziendale: NIS2 prevede che il management aziendale supervisioni, approvi e riceva una formazione sulle procedure di sicurezza informatica dell'azienda e sulla gestione dei rischi in ambito cybersecurity. In caso di violazioni i dirigenti possono incorrere in sanzioni tra cui la responsabilità anche di natura penale e l'esclusione temporanea dalle posizioni dirigenziali.
  • Obblighi di comunicazione: i soggetti essenziali e cruciali devono disporre di sistemi per comunicare il prima possibile gli eventi di sicurezza che hanno un impatto rilevante sulla loro offerta di servizi o su chi li riceve. La NIS2 specifica i tempi di notifica, come ad esempio un "early warning" entro 24 ore.
  • Continuità del business: le organizzazioni devono pianificare come mantenere la continuità del business in caso di gravi incidenti informatici. Questa strategia deve considerare il ripristino del sistema, le procedure di emergenza e la creazione di un team di risposta alla crisi.

NIS2 pone particolare attenzione ai rischi della supply chain e alla compliance della catena di fornitura, soprattutto per quanto riguarda i fornitori più critici. Compliance che il legislatore ha ritenuto importante non più solo come documentazione attestante l’effettiva aderenza alla Direttiva, ma ai fini di una efficacia ed effettiva implementazione delle misure di sicurezza.

Importante osservare che la Direttiva NIS2 interviene (articolo 16) anche per colmare le differenze di adozione dai Paesi membri in tema di reporting sugli incidenti e successive azioni di rafforzamento.

In questo senso, la nuova norma istituisce formalmente la Rete Europea di Organizzazioni di Collegamento per le Crisi Informatiche (o CyCLONe, acronimo di Cyber Crisis Liaison Organisation Network) che supporterà la gestione coordinata degli incidenti di sicurezza informatica su larga scala.

Infine, è prevista anche la costituzione di un meccanismo volontario di apprendimento tra pari che offra agli Stati membri e alle organizzazioni all'interno dell'UE la possibilità di scambiarsi conoscenze e imparare dalle esperienze degli altri in materia di cyber sicurezza e consenta di aumentare la fiducia reciproca e l’apprendimento dalle buone pratiche già adottate nell’Unione.

Questo anche grazie all’allineamento della Direttiva NIS2 con altre normative settoriali specifiche come quella sulla resilienza operativa digitale per il settore finanziario (DORA) e la Direttiva sulla resilienza delle entità critiche (CER), allineamento che garantirà maggiore chiarezza giuridica e coerenza tra le diverse direttive.

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Differenze con la Direttiva NIS del 2016

La Direttiva NIS, che individuava la sua base giuridica nell’articolo 114 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), aveva come obiettivo quello di instaurare e mettere in funzione un mercato interno per la cyber security mediante il rafforzamento di specifiche misure che consentissero il ravvicinamento delle normative nazionali.

Per fare ciò, la Direttiva NIS aveva imposto degli obblighi di cyber sicurezza ai soggetti che forniscono servizi o svolgono attività economicamente rilevanti.

Nella realtà dei fatti, però, si sono evidenziate notevoli divergenze nell’attuazione di questi obblighi da parte degli Stati membri con variazioni rilevanti in termini di tipo di obbligo, livello di dettaglio e metodo di vigilanza.

Una serie di disparità che, come è facile immaginare, hanno comportato costi aggiuntivi e difficoltà applicative per le entità che offrono beni e servizi transfrontalieri.

Inoltre, il riesame della Direttiva NIS ha evidenziato divergenze anche nelle modalità della sua stessa attuazione da parte degli Stati membri, ai quali è stata lasciata discrezionalità sulla delimitazione dell’ambito applicativo, oltre che sull’attuazione degli stessi obblighi in materia di sicurezza e segnalazione degli incidenti.

Divergenze che, evidentemente, potevano esporre gli stessi Stati membri rendendone alcuni anche più vulnerabili alle minacce informatiche, con potenziali ricadute sull’intera Unione.

Nelle intenzioni del legislatore europeo, dunque, la NIS2 servirà proprio a eliminare queste divergenze creando un quadro normativo più uniforme e coordinato anche grazie a una maggiore cooperazione tra gli Stati e all’aggiornamento dell’elenco dei settori e delle attività soggetti agli obblighi in materia di cyber sicurezza.

Con la nuova Direttiva NIS2 e con la conseguente abrogazione della NIS, infatti, tali obblighi vengono estesi a un maggior numero di settori e servizi ritenuti vitali per le principali attività sociali ed economiche del mercato interno, di fatto superando la precedente e obsoleta differenziazione tra operatori di servizi essenziali e fornitori di servizi essenziali.

La Direttiva NIS2 sostituirà quindi la precedente Direttiva NIS, che abrogherà, a decorrere dal 18 ottobre 2024, con l’obiettivo di affrontare un panorama di minacce mutato radicalmente e ovviare, al tempo stesso, le problematiche che hanno impedito alla Direttiva NIS di ottenere i risultati sperati.

Confronto tra le direttive NIS e NIS2

Scope of the directive NIS NIS2
Security Program Essential and digital services must take appropriate technical and organizational measures to manage risks to the security of networks and information systems.
[NIS 1, Art. 14.1, 16.1]
Same overarching security risk management requirement as NIS 1.
[NIS 2, Art. 18.1]
Risk Assessment Measures taken for the security of networks and information systems must be appropriate to the risks and reflect the state of the art.
[NIS 1, Art. 14.1, 16.1]
Same as NIS 1, but risk analysis would also be a required security measure.
[NIS 2, Art. 18.2(a)]
Security Safeguards Virtually no detail on security requirements for essential services. Digital services' measures must include Security of systems and facilities, Incident handling, Business continuity, Monitoring and testing, Compliance with international standards.
[NIS 1, Art. 16.1]
Security measures for essential and important services shall include at minimum: Incident prevention, detection, and response, Business continuity and crisis management, Secure network and systems acquisition and maintenance, Testing and auditing safeguard effectiveness, Use of cryptography.
[NIS 2, Art. 18.2]
Supply Chain No specific requirements. Essential and important services must include supply chain in their security measures. They must consider specific suppliers' vulnerabilities and cybersecurity practices.
[NIS 2, Art. 18.2(d), Art. 18.3]
Workforce and Personnel Not explicitly mentioned. The management of essential and important entities must approve their respective cybersecurity risk management measures and follow regular cybersecurity training.
[NIS 2, Art. 17]
Incident Reporting Essential and digital services must notify authorities of incidents having significant impact on services.
[NIS 1, Art. 14.3-4, 16.3-4]
Notify the relevant competent authority and, where applicable, their customers of "any significant cyber threat" that "could have potentially resulted" in a substantial disruption or loss.
[NIS 2, Art. 20.1-3]

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A chi si applica la Direttiva NIS2

La direttiva NIS2 ha ampliato l'ambito di applicazione rispetto alla precedente direttiva NIS, includendo una vasta gamma di settori e organizzazioni, sia pubbliche che private, con l'obiettivo di rafforzare la sicurezza informatica all'interno dell'Unione Europea. La direttiva sarà applicata sia a livello delle singole nazioni che dell’intera area geografica dell’UE.

La direttiva indica tre macrocategorie di soggetti a cui è imposto l’obbligo di rispettare le norme della direttiva e sono rispettivamente:

  • Settori essenziali: questi settori sono considerati vitali per il funzionamento socioeconomico dell'UE e, di conseguenza, le organizzazioni che operano in questi settori sono soggette a requisiti rigorosi in termini di sicurezza informatica.
  • Settori importanti: in aggiunta, la NIS2 identifica "altri settori critici", di cui fa parte un ulteriore gruppo di organizzazioni tenute a rispettare i requisiti di sicurezza imposti dalla direttiva.
  • Fornitori di servizi digitali: ovviamente, anche i provider di servizi digitali operanti all’interno della zona europea saranno tenuti a rispettare le norme della nuova direttiva.

A livello di direttiva, non sono previste differenze tra soggetti essenziali e importanti dal punto di vista dei requisiti di cybersicurezza da soddisfare. Tuttavia, nella pratica, non tutte le organizzazioni saranno trattate allo stesso modo quando gli Stati membri implementeranno la direttiva nei loro ordinamenti nazionali e le misure di sicurezza che un'azienda o un'entità deve implementare potranno essere graduabili, cioè adattate e proporzionate in base alle dimensioni dell’organizzazione e al ruolo che svolge all’interno del suo settore di appartenenza.

Questo approccio darà modo di evitare di imporre obblighi troppo gravosi a organizzazioni meno rilevanti o più piccole, mentre allo stesso tempo garantirà che quelle più grandi o in posizioni più critiche adottino standard di sicurezza elevati.

Per capire quali settori appartengano a quale categoria proponiamo un elenco di questi ultimi divisi per la categoria d’appartenenza.

NIS2 per settori essenziali (Essential Sectors)

  1. Energia:
    • Elettricità
    • Petrolio
    • Gas
  1. Trasporti:
    • Aereo
    • Ferroviario
    • Acqua (marittimo e fluviale)
    • Stradale
  1. Banche:
    • Servizi bancari
  1. Infrastrutture dei mercati finanziari:
    • Infrastrutture di mercato come le borse valori e i sistemi di pagamento
  1. Sanità:
    • Ospedali e strutture sanitarie
    • Laboratori medici
    • Fornitori di servizi sanitari online
  1. Fornitura e distribuzione di acqua potabile
  2. Gestione delle acque reflue
  3. Infrastrutture digitali:
    • Punto di scambio internet (IXP)
    • Data center
    • Fornitori di servizi di rete

NIS2 per settori importanti (Important Sectors)

  1. Servizi postali e corrieri
  2. Gestione dei rifiuti
  3. Produzione, trasformazione e distribuzione di alimenti:
    • Aziende coinvolte nella produzione e distribuzione alimentare
  1. Produzione industriale:
    • Settori con prodotti chiave come la produzione di dispositivi chimici, farmaceutici, elettronici
  1. Fornitori di servizi ICT (Tecnologie dell'informazione e della comunicazione):
    • Compagnie che forniscono soluzioni IT, servizi di sicurezza, infrastrutture di rete

NIS2 per fornitori di servizi digitali (Digital Service Providers)

  1. Motori di ricerca
  2. Piattaforme di e-commerce
  3. Fornitori di servizi cloud

Da precisare che spetterà comunque agli Stati membri definire, entro e non oltre il 17 aprile 2025, un elenco dei soggetti essenziali e importanti che saranno chiamati a fornire le necessarie informazioni. Tale elenco dovrà poi essere riesaminato e aggiornato almeno ogni due anni, proprio a garanzia di una più corretta uniformità nell’applicazione della Direttiva NIS2.

Cosa richiede la direttiva NIS2

La direttiva NIS 2 stabilisce una serie di requisiti principali che le organizzazioni devono soddisfare per garantire un elevato livello di sicurezza informatica. Questi requisiti includono:

  • Politiche di analisi dei rischi e di sicurezza dei sistemi informatici
  • Gestione degli incidenti
  • Continuità operativa
  • Sicurezza della catena di approvvigionamento
  • Sicurezza dell’acquisizione, sviluppo e manutenzione dei sistemi informatici e di rete
  • Strategie e procedure per valutare l’efficacia delle misure di gestione dei rischi di cybersecurity
  • Pratiche di igiene digitale di base e formazione in materia di cybersicurezza
  • Politiche e procedure relative all’uso della crittografia
  • Sicurezza delle risorse umane, strategie di controllo dell’accesso e gestione degli attivi (hardware, software, dati)
  • Uso di soluzioni di autenticazione a più fattori o di autenticazione continua

Questi requisiti sono progettati per garantire che le organizzazioni siano in grado di identificare, prevenire e rispondere efficacemente alle minacce informatiche, proteggendo così le infrastrutture critiche e i dati sensibili.

Controlli e sanzioni previsti dalla NIS2

Sono ovviamente previste pesanti sanzioni e provvedimenti per tutte quelle organizzazioni che saranno trovate a non rispettare le norme imposte dalla nuova direttiva.

La logica per l’applicazione delle sanzioni è simile a quella di altre normative, come ad esempio il GDPR: l’entità della sanzione viene stabilita sulla base di un importo minimo predefinito o di una percentuale di fatturato a seconda di quale dei due valori sia superiore.

In caso di inadempienza, le entità essenziali sono soggette a sanzioni “pari a un massimo di almeno 10.000.000 EUR o a un massimo di almeno il 2 % del totale del fatturato mondiale annuo.” Per i soggetti importanti le sanzioni sono più lievi: “un massimo di almeno 7 000 000 EUR o a un massimo di almeno l’1,4 % del totale del fatturato mondiale annuo.”

Inoltre, la non conformità di un’entità essenziale, nei casi più gravi, può comportare la sospensione o il divieto temporaneo a qualsiasi persona che svolga funzioni dirigenziali (come amministratore delegato o rappresentante legale) di svolgere le sue mansioni all’interno dell’organizzazione.

Direttiva NIS2: quali sono i benefici per le aziende?

La direttiva NIS2 offre numerosi benefici concreti per le aziende, promuovendo un ambiente digitale più sicuro e resiliente. Innanzitutto, adottare strategie di cyber resiliency basate sui requisiti della NIS2 può contribuire a migliorare l’igiene digitale e la postura di sicurezza di un’organizzazione, con l'obiettivo di ridurre il rischio di incidenti informatici, rafforzare la resilienza informatica e favorire la continuità operativa.

Adottare pratiche di gestione del rischio e governance della sicurezza informatica, come richiesto dalla direttiva, può anche contribuire positivamente allo sviluppo di una cultura interna orientata alla cybersecurity. La diffusione di una cultura aziendale della cybersecurity può aumentare la consapevolezza e la preparazione del personale, rendendo potenzialmente l'azienda più robusta di fronte alle minacce emergenti.

Inoltre, quando le disposizioni contenute nella direttiva diverranno legge, l’eventuale non conformità di un’organizzazione verrà sanzionata dallo Stato italiano. È quindi fondamentale che tutte le organizzazioni che rientrano nell’ambito di applicazione della NIS2 ottengano la conformità con la direttiva per evitare sanzioni da parte delle autorità competenti.

Direttiva NIS2: come prepararsi e a chi rivolgersi per la conformità?

La NIS2 si basa su legislazioni precedenti come NIS1 e GDPR, anche se aggiunge molti nuovi requisiti. Ad esempio, le organizzazioni devono ora adottare una solida strategia di gestione del rischio, la segnalazione tempestiva degli incidenti, la capacità di valutare la supply chain e il mantenimento di un inventario completo di tutte le risorse digitali.

Come detto, trattandosi di una Direttiva, la NIS2 dovrà essere recepita nel diritto nazionale dagli Stati Membri. Gli obblighi diverranno a tutti gli effetti applicabili dal giorno successivo alla data stabilita per il recepimento della Direttiva da parte degli Stati Membri, fissata per il 17 ottobre 2024.

Durante il processo di recepimento, gli Stati Membri potranno definire in modo più puntuale alcuni degli obblighi imposti alle organizzazioni, tenendo conto delle peculiarità dei rispettivi contesti nazionali. È ipotizzabile, inoltre, che in fase di recepimento vengano definiti i tempi di adeguamento per i soggetti in perimetro.

Tuttavia,molti ambiti in cui le organizzazioni saranno chiamate a intervenire in ottica di adeguamento sono identificabili già oggi.

È dunque consigliabile per le organizzazioni muoversi fin da subito per verificare se rientrino o meno nel perimetro di applicabilità della Direttiva e con riferimento a quali settori.

Sarà poi opportuno procedere con una valutazione del proprio attuale livello di conformità al fine di pianificare per tempo le necessarie azioni di adeguamento. Interventi come quelli sulla catena di fornitura, ad esempio, possono richiedere un impegno ed un intervallo di tempo importanti, e può essere conveniente valutare con il dovuto anticipo quali azioni siano necessarie e quali si possano avviare più efficacemente fin da subito, per non trovarsi a operare poi in tempi stretti e con maggiore difficoltà.

I requisiti della NIS2 sono complessi, ma conformarsi alle sue disposizioni può essere più semplice di quanto si pensi. Come partner tecnologico specializzato in sicurezza, noi di Dev4Side assistiamo quotidianamente aziende come la vostra nell’implementazione di soluzioni di sicurezza integrate in Microsoft 365 e contribuiamo a garantire una copertura di sicurezza end-to-end.

Potresti non essere a conoscenza del fatto che la conformità e la governance dei dati sono già integrate nativamente in Microsoft 365 e che potresti anche già avere la possibilità di configurare alcune funzionalità utili allo scopo. Questo implica che potremmo assistervi nell’implementazione di soluzioni di sicurezza progettate per preparare la vostra organizzazione ad affrontare le sfide imposte dalla nuova direttiva NIS2.

Microsoft 365 ed Azure, con il supporto di Dev4Side, possono fornirvi gli strumenti per aiutarvi a ottenere la conformità alla NIS2.

Entrando più nel dettaglio, le tecnologie coinvolte utili allo scopo sono:

  • Entra: gestione delle identità e degli accessi per garantire la sicurezza e la conformità attraverso l’autenticazione multifattoriale e il controllo degli accessi basato sui rischi.
  • Defender (Cloud Apps, Endpoint, Identity, IoT, O365): protezione avanzata contro le minacce per applicazioni cloud, endpoint, identità, IoT e Office 365, incrementa la sicurezza della rete e la gestione degli incidenti.
  • Defender XDR: soluzione di rilevamento e risposta estesa che coordina la risposta agli attacchi su più asset, migliorando la gestione degli incidenti e la continuità operativa.
  • Microsoft Sentinel: piattaforma SIEM e SOAR che offre visibilità completa e automazione della risposta agli incidenti, essenziale per la gestione dei rischi e la continuità aziendale.
  • Pureview: soluzione di governance dei dati che aiuta a proteggere le informazioni sensibili e a garantire la conformità con le normative di sicurezza.
  • Pureview Compliance Mgr. & Insider Risk: strumenti per valutare e gestire la conformità e i rischi interni, migliorando la sicurezza delle informazioni e la gestione degli incidenti.
  • Intune: gestione unificata degli endpoint che assicura la sicurezza dei dispositivi e la conformità attraverso politiche di sicurezza e controllo degli accessi.
  • Azure Network Security (App Gateway, WAF, Front Door, Azure Firewall): protezione avanzata della rete con firewall, gateway applicativi e WAF per mitigare le minacce e garantire la sicurezza della rete.
  • Azure Backup and Recovery: soluzione di backup e ripristino che garantisce la continuità operativa e la protezione dei dati attraverso backup automatizzati e piani di ripristino.
  • Azure Policy: strumento di governance che consente di applicare e monitorare le politiche di sicurezza e conformità su tutte le risorse Azure.
  • Azure Virtual Desktop: soluzione di desktop virtuale che offre accesso sicuro e controllato alle risorse aziendali, migliorando la sicurezza e la continuità operativa.

Per orientarsi tra i requisiti di conformità NIS2 è necessario più di un semplice approccio tattico: occorre una partnership strategica con un fornitore di sicurezza che comprenda l'intera portata e le dimensioni delle sfide di sicurezza informatica di oggi e Dev4Side, con i suoi 15 anni di esperienza in ambito Microsoft e i suoi esperti certificati può aiutarvi a navigare in completa tranquillità il complesso panorama contemporaneo della cybersecurity.

Conclusioni

Prepararsi alle novità apportate dalla direttiva NIS2 è un passaggio obbligato per qualsiasi azienda o impresa che operi all’interno dell’UE e faccia parte delle categorie sopra menzionate indicate dalla nuova direttiva.

Le sfide del panorama digitale contemporaneo in materia di cybersecurity si fanno ogni giorno che passa sempre più complesse e pericolose e, per essere affrontate con decisione ed efficienza, richiedono la cooperazione e l’impegno di tutte le organizzazioni che svolgono le proprie operazioni nei confini europei. Un quadro, questo, in cui la normativa NIS2 va a posizionarsi come solida garanzia di conformità e adesione a standard di sicurezza più rigorosi e uguali per tutti gli Stati membri.

In questo scenario complesso Dev4Side può essere il partner giusto per garantire alla propria impresa una navigazione quanto più liscia possibile. Saremo lieti, se deciderete di collaborare con noi, di condividere con voi una panoramica più approfondita di come possiamo aiutarvi a soddisfare i requisiti imposti dalle nuove direttive europee in maniera semplice e diretta.

FAQ sulla direttiva NIS2

Che cos'è NIS2?

NIS2 (Network and Information Security Directive 2) è una direttiva dell'Unione Europea mirata a migliorare la sicurezza informatica, imponendo requisiti rigorosi per le organizzazioni di infrastrutture critiche.

Quando entra in vigore NIS2?

NIS2 è stata pubblicata il 27 dicembre 2022, e gli Stati membri dell'UE devono implementarla entro il 18 ottobre 2024.

A chi si applica NIS2?

NIS2 si applica alle organizzazioni nei settori essenziali, come energia, sanità e finanza, e in settori importanti come ICT e produzione alimentare.

Quali sono i principali requisiti di NIS2?

Le organizzazioni devono gestire i rischi informatici, segnalare gli incidenti entro 24 ore, garantire la continuità operativa e proteggere le loro catene di fornitura.

Come differisce NIS2 da NIS1?

NIS2 amplia il campo di applicazione di NIS1, copre più settori e introduce requisiti più severi, compresa la sicurezza delle catene di approvvigionamento e standard uniformi tra gli Stati membri dell'UE.

Quali sono le sanzioni per il mancato rispetto di NIS2?

Le organizzazioni possono essere multate fino a 10 milioni di euro o al 2% del fatturato globale. I dirigenti possono anche essere ritenuti personalmente responsabili.

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