Azure Blob Storage: come conservare dati non strutturati

Azure Blob Storage è una soluzione di archiviazione cloud offerta da Microsoft Azure, progettata per la gestione di grandi quantità di dati non strutturati. Il servizio permette alle aziende di memorizzare qualsiasi tipo di file, dalle immagini ai documenti, dai file di backup ai dati di log, in modo sicuro e accessibile da qualsiasi parte del mondo. Grazie alla sua architettura flessibile, Azure Blob Storage supporta diverse tipologie di blob, ognuna ottimizzata per differenti scenari d'uso e in questo articolo andremo a vedere più da vicino cos’è, come funziona, quali sono i costi e come ottimizzarli.

Cosa troverai in questo articolo

  • Azure Blob Storage: una breve introduzione
  • Come funziona Azure Blob Storage
  • Azure Blob Storage: livelli di accesso e caratteristiche
  • Azure Blob Storage: pricing e come ottimizzare i costi
Azure Blob Storage: come conservare dati non strutturati

Azure Blob Storage: una breve introduzione

Oggi i dati sono risorse dal valore inestimabile e molte aziende ne memorizzano grandi quantità per le loro operazioni quotidiane e spesso le aziende devono conservare grandi quantità di dati senza alcuna organizzazione.

Queste informazioni (definite come dati non strutturati) sono dati che non rientrano in un modello o in una definizione specifica (come dati di testo o binari) e possono includere audio, video e testo. Si stima che circa l'80% dei dati aziendali mondiali sia non strutturato o semi-strutturato.

Ogni giorno, organizzazioni di ogni forma e dimensione generano tonnellate di questi dati e dove archiviare tutte queste informazioni non organizzate in maniera economica, efficiente e sempre accessibile è uno di quei problemi da non sottovalutare se si vuole trarre il massimo dai dati che si desidera conservare.

La soluzione a questo problema? Azure Blob Storage.

Il servizio messo a disposizione sulla piattaforma cloud di Microsoft permette agli sviluppatori di memorizzare grandi quantità di dati non strutturati all’interno degli spazi di archiviazione di Azure.

Blob Storage è, ovviamente, un servizio cloud-native, il che significa che questi dati saranno accessibili ovunque ci sia una connessione internet, cosa che lo rende una scelta naturale per le aziende che già operano nel cloud o che stanno considerando di migrare i loro spazi di archiviazione “nelle nuvole”.

Ma come funziona? Che opzioni mette a disposizione? Scopriamolo nelle prossime sezioni.

Come funziona Azure Blob Storage

Per cominciare a capire come funziona, dobbiamo partire dal concetto di “blob”.

Un "blob" (acronimo di Binary Large Object) non è altro che un'unità di dati che può essere salvata e gestita all'interno del servizio di storage di Microsoft Azure e rappresenta file di grandi dimensioni come documenti, immagini, video o backup.

Blob Storage consente il trasferimento di questi file di grandi dimensioni attraverso una rete dividendo i file in pezzi più piccoli durante il caricamento. Una volta caricati sul server cloud, appaiono insieme come un unico file.

Gli utenti possono accedere agli oggetti in Blob Storage tramite HTTP/HTTPS ovunque nel mondo attraverso Azure Storage REST API, Azure CLI, Azure PowerShell o una libreria client di Azure Storage. È possibile anche accedere alle librerie client attraverso diversi linguaggi, tra cui .NET, Node.js, Java, Python, PHP, Ruby e Go.

Il servizio è ideale per le seguenti applicazioni:

  • Condivisione di video, documenti o immagini direttamente attraverso un browser
  • Archiviazione di video e audio
  • Memorizzazione e aggiornamento di file di log
  • Archiviazione dei dati per backup e ripristino, archiviazione e recupero di emergenza
  • Internet delle cose (IoT)
  • Memorizzazione di dati per analisi

Blob Container

I blob sono raggruppati in contenitori che organizzano un insieme di blob allo stesso modo in cui una directory del file system organizza i file. Si può immaginare un contenitore di blob come un cassetto dove si possono gestire i file.

Si potrebbe usare un contenitore per archiviare file audio e un altro per archiviare file video. Un account di archiviazione può includere contenitori illimitati e un contenitore può contenere blob illimitati.

I contenitori sono una forma di cloud computing e sono autonomi, il che significa che hanno tutte le dipendenze necessarie. La quantità massima di dati che un contenitore può contenere è di 500 TB. Il nome del proprio contenitore deve essere un nome DNS valido perché forma l'identificatore univoco della risorsa (URI) che identifica il contenitore e i suoi blob. Microsoft suggerisce diverse regole da seguire quando si assegna un nome a un contenitore:

  • I nomi dei contenitori devono essere compresi tra 3 e 63 caratteri.
  • I nomi devono iniziare con una lettera o un numero. Il nome del contenitore conterrà solo lettere minuscole, numeri e il segno meno (-).
  • Non è possibile avere due o più caratteri di segno meno consecutivi.

Diagram showing the relationship between a storage account, containers, and blobs
Relazione tra account, contenitore e oggetto blob

Tipologie di Blob Storage

Microsoft Azure offre tre tipi di blob: block blob, append blob e page blob.

Quando si crea un blob, si specifica quale tipo di blob si desidera; una volta creato, non è più possibile cambiarne il tipo. È possibile aggiornare il blob solo utilizzando le operazioni appropriate per ogni tipo di blob.

Tutti i blob, indipendentemente dal tipo, vengono criptati prima di essere archiviati nel cloud. La crittografia cloud codifica i dati quando viaggiano tra l'archiviazione basata sul cloud e le sue rispettive destinazioni. Oltre alla sicurezza del cloud, Azure offre il controllo assoluto su chi ha accesso ai propri dati.

Da segnalare inoltre la possibilità di creare degli snapshot, che sono versioni "congelate" del blob a uno specifico punto nel tempo, facilitando il ripristino a stati precedenti se necessario sia per i block blob che per i page blob.

Vediamo quindi queste tipologie di blob un po’ più nel dettaglio e quali sono le loro funzionalità.

Block blob

I block blob sono un tipo di blob progettato per gestire grandi quantità di dati, come file di testo o binari, particolarmente adatti per memorizzare file che potrebbero essere modificati o aggiornati frequentemente. Ogni block blob è costituito da blocchi di dati che possono essere caricati e gestiti indipendentemente l'uno dall'altro.

Quando si lavora con i block blob, si possono caricare i dati in blocchi più piccoli e poi assemblarli in un unico blob, approccio che consente di caricare file molto grandi anche se la rete ha limitazioni di larghezza di banda, poiché è possibile caricare i blocchi in parallelo e gestire i singoli blocchi in modo indipendente. I blocchi possono avere dimensioni diverse, ma il massimo attuale è di 4000 MiB (mebibyte) per blocco. Un block blob può contenere fino a 50.000 blocchi.

Inoltre, la gestione dei block blob è flessibile perché permette di aggiornare solo i blocchi che cambiano senza dover riscrivere l'intero blob. Questo può essere particolarmente utile quando si gestiscono file di grandi dimensioni o si effettuano operazioni di backup e recupero.

Un blocco caricato nel proprio account di archiviazione è associato al block blob specifico, ma diventa parte del blob solo quando si esegue il commit di un elenco di blocchi, incluso l'ID del nuovo blocco. Rimane non confermato fino a quando non lo si salva o scarta. Possono esserci fino a 100.000 blocchi non confermati.

Page blob

I page blob sono progettati principalmente per la memorizzazione e la gestione di file che richiedono un accesso frequente e casuale ai dati. A differenza dei block blob, che sono ottimizzati per caricare e gestire file di grandi dimensioni a blocchi, i page blob sono pensati per gestire file di dimensioni più grandi con una struttura che consente l'accesso efficiente a pagine di dati.

Un page blob è costituito da pagine di dimensioni fisse, ognuna delle quali può essere letta o scritta in modo indipendente. Ogni pagina è di solito di 512 byte e può essere modificata senza influenzare le altre pagine del blob.

Questa struttura è particolarmente utile per scenari che richiedono l'accesso casuale ai dati, come la memorizzazione di dischi virtuali di macchine virtuali, dove è importante poter leggere o scrivere in posizioni specifiche senza dover elaborare l'intero file.

I page blob sono progettati per gestire operazioni di lettura e scrittura ad alta velocità, e supportano operazioni di aggiornamento parziali, il che significa che puoi modificare solo le pagine necessarie senza dover riscrivere l'intero blob, cosa che li rende ideali per scenari in cui le modifiche ai dati sono frequenti e distribuite in modo non uniforme.

Relazioni generali tra account, contenitori e page blob

Append blob

Gli append blob sono il terzo e ultimo tipo di blob, progettato specificamente per le operazioni di aggiunta di dati. A differenza dei block blob e dei page blob, che sono più adatti per la modifica e l'accesso casuale ai dati, gli append blob sono ottimizzati per scenari in cui è necessario aggiungere continuamente nuove informazioni senza modificare o rimuovere i dati esistenti.

Un append blob è strutturato in modo tale che i dati possano essere aggiunti solo alla fine del blob. Questa struttura lo rende ideale per la registrazione di log o la raccolta di dati che crescono nel tempo, come i file di log di applicazioni o i flussi di dati generati continuamente (come quelli delle apparecchiature appartenenti all’Internet-of-things). Ogni volta che aggiungi dati a un append blob, questi vengono aggiunti in una nuova “append operation”, che garantisce che i dati precedenti rimangano intatti e ordinati cronologicamente.

La capacità di aggiungere dati senza dover gestire i dettagli della struttura interna del blob lo rende molto utile per applicazioni che necessitano di operazioni di logging, come i sistemi di monitoraggio e le applicazioni che generano grandi quantità di dati di registro. Gli append blob sono particolarmente vantaggiosi in questi casi perché offrono un'alta efficienza nella scrittura sequenziale e garantiscono la coerenza dei dati senza dover effettuare operazioni complicate di gestione della concorrenza.

Inoltre, la scrittura negli append blob è atomica, il che significa che ogni operazione di aggiunta è sicura e completa e non va a influenzare altri processi di scrittura simultanei, mantenendo l'integrità dei dati anche quando ci sono molte operazioni di scrittura in parallelo.

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Azure Blob Storage: livelli di accesso e caratteristiche

Azure Blob Storage offre quattro livelli di accesso principali: Hot, Cool, Cold e Archive, ciascuno progettato per ottimizzare i costi e le prestazioni in base alle esigenze di accesso ai dati. Questi livelli consentono di scegliere la soluzione più adatta in base alla frequenza di accesso e alla durata della conservazione dei dati, ottimizzando così sia i costi sia l'efficienza operativa.

Quando viene creato un blob, di solito si imposta per esso un livello di accesso tra i quattro disponibili. Tuttavia, è possibile cambiarlo senza particolari problemi utilizzando l'operazione Set Blob Tier (l'opzione migliore per passare dal livello hot a quello cool) o l'operazione Copy Blob (consigliata per spostare un blob di livello Archive online o dal livello cool a quello hot).

Quando cambi da Hot a Cool (o viceversa) o si passa al livello cold o si archivia, la modifica che si avvia è istantanea. Ma quando un blob nel livello Archive cambia in un livello Hot o Cool, deve essere “re-idratato”. Questa operazione può richiedere anche fino a 15 ore a causa della bassa priorità data ai file nel livello Archive.

Ma vediamo quindi un po’ più da vicino quali sono questi quattro livelli di accesso e cosa li caratterizza singolarmente.

Hot

Il livello di accesso Hot in Azure Blob Storage è progettato per dati che vengono consultati e modificati frequentemente. È l'opzione ideale quando hai bisogno di un accesso rapido e regolare ai tuoi file. Questo livello offre tempi di risposta rapidi e basse latenze, il che lo rende perfetto per scenari come l'archiviazione di file di uso comune, database, contenuti multimediali in streaming, e applicazioni web che necessitano di un accesso costante ai dati.

Il costo di archiviazione per il livello Hot è relativamente più alto rispetto agli altri livelli di accesso, ma questo costo è bilanciato dai minori costi di accesso ai dati. Infatti, ogni volta che accedi o modifichi i dati archiviati, i costi di operazione sono ridotti rispetto ai livelli con accesso meno frequente. Ciò significa che per le applicazioni che richiedono un elevato numero di operazioni di lettura e scrittura, il livello Hot rappresenta la scelta più economica ed efficiente.

Utilizzare il livello Hot è vantaggioso anche per la flessibilità che offre nel gestire i picchi di accesso. Grazie alla sua capacità di garantire prestazioni elevate, le applicazioni che dipendono da un accesso costante ai dati possono operare in modo fluido e senza interruzioni.

Cool

Il livello di accesso Cool in Azure Blob Storage è ideale per dati che vengono consultati di rado ma che devono rimanere disponibili per essere letti e modificati in caso di necessità. Questo livello offre un equilibrio tra costi di archiviazione e accesso ai dati, risultando particolarmente vantaggioso per scenari in cui i dati non vengono acceduti frequentemente ma devono comunque essere prontamente disponibili.

I costi di archiviazione nel livello Cool sono inferiori rispetto al livello Hot, rendendolo una scelta economica per la conservazione a medio-lungo termine di dati che non richiedono accesso costante. Tuttavia, i costi di accesso ai dati e delle operazioni sono superiori rispetto al livello Hot, il che significa che è meno conveniente se i dati vengono consultati regolarmente. Questo livello è perfetto per dati come backup, dati di recupero in caso di disastro, archivi di log, e qualsiasi altro tipo di dato che non richiede accesso immediato o frequente.

La durabilità e la disponibilità dei dati nel livello Cool rimangono alte, garantendo che i dati siano sempre protetti e recuperabili quando necessario. Inoltre, Azure consente la migrazione flessibile tra i livelli di accesso, permettendo di spostare i dati nel livello Hot se diventano più rilevanti e necessitano di accessi più frequenti, o nel livello Archive per una conservazione a lungo termine ancora più economica.

Impatto relativo dell'impacchettamento dei file per il livello Cool

Cold

Il livello di accesso Cold si pone come una via di mezzo tra i due livelli precedenti e il livello Archive: è un livello online progettato per conservare dati a cui si accede più raramente o che vengono modificati solo saltuariamente. I dati nel livello Cold devono essere conservati per un minimo di 90 giorni, questo livello offre costi di archiviazione inferiori e costi di accesso più elevati rispetto al livello Cool, condividendo con quest’ultimo gran parte delle caratteristiche.

È ottimizzato per scenari come il backup a breve termine e il disaster recovery, dove i dati devono essere conservati per periodi limitati con accesso occasionale, senza i costi elevati associati a livelli di archiviazione più performanti.

Questo livello offre un equilibrio tra il contenimento dei costi di archiviazione e la necessità di disporre di un’opzione di recupero che, pur non immediata come nei livelli Hot o Cool, garantisce comunque tempi di accesso più rapidi rispetto al livello Archive. Il Cold tier diventa così una scelta strategica per le aziende che devono gestire grandi volumi di dati, riducendo i costi operativi senza compromettere la capacità di ripristino in situazioni critiche o di emergenza.

Archive

Il livello di accesso Archive è progettato per la conservazione a lungo termine di dati che vengono consultati raramente.

Questo tipo di archiviazione è un'opzione offline per dati a cui si accede raramente (una volta ogni 180 giorni) e offre il costo di archiviazione più basso tra i vari livelli disponibili, rendendolo ideale per la memorizzazione di grandi quantità di dati che non necessitano di accessi frequenti. È perfetto per scenari come l'archiviazione di dati storici, backup di lungo termine, conformità normativa e dati che devono essere mantenuti per periodi prolungati senza essere spesso consultati.

Quando i dati vengono archiviati nel livello Archive, vengono compressi e archiviati in modo efficiente per ridurre i costi di storage. Tuttavia, l'accesso a questi dati richiede un processo di "un-archiving", o reidratazione, che può richiedere diverse ore. Questo significa che il livello Archive non è adatto per dati che potrebbero necessitare di accessi immediati o frequenti.

Una volta che i dati vengono “re-idratati” (il processo attraverso il quale i dati archiviati nel livello Archive vengono decompressi e spostati a un livello di accesso superiore), questi possono essere trasferiti a un livello di accesso più adatto per un uso più immediato, come il livello Hot o Cool.

Il livello Archive garantisce comunque un'elevata durabilità e sicurezza dei dati, assicurando che, nonostante il tempo di accesso più lungo, i dati siano protetti e recuperabili quando necessario. Azure Blob Storage consente una gestione flessibile dei dati tra i diversi livelli di accesso, facilitando la transizione dei dati archiviati nel livello Archive a livelli più accessibili quando cambiano le necessità di accesso.

Impatto relativo dell'impacchettamento dei file per il livello Archive

Azure Blob Storage: pricing e come ottimizzare i costi

Il pricing di Azure Blob Storage è influenzato da diversi fattori, tra cui il tipo di account di archiviazione, le opzioni di ridondanza, i livelli di accesso, le transazioni sui dati e l'egresso dei dati. Comprendere questi fattori è essenziale per prendere decisioni informate sui costi del servizio e scegliere le migliori opzioni a disposizione per le proprie esigenze di archiviazione.

Chart that shows a bar for each tier which represents the monthly cost based on percentage read pattern
Impatto sulla spesa mensile dato dalle varie percentuali di lettura

Tipo di account di archiviazione e livelli di accesso

Azure offre tre tipi di account di archiviazione: General-purpose v2 (GPv2), General-purpose v1 (GPv1) e Blob Storage.

Gli account GPv2 offrono le migliori prestazioni e funzionalità, inclusi lo storage a livelli e le capacità avanzate di gestione dei dati, e sono raccomandati per la maggior parte degli utenti mentre gli account GPv1 e Blob Storage forniscono rispettivamente supporto legacy e casi d'uso specializzati.

Abbiamo già visto nella sezione precedente i livelli di accesso ma per comodità li riassumiamo qui:

  • Hot Tier: per dati a cui si accede frequentemente, questo livello offre costi di storage elevati e costi di transazione bassi.
  • Cool Tier: per dati a cui si accede raramente, questo livello offre costi di storage più bassi al netto di costi di transazione più elevati rispetto al livello Hot.
  • Cold Tier: per essere una via di mezzo tra i tier Cool e Archive. Offre i costi di storage più bassi dopo quelli del tier archive ed è ottimizzato per scenari di backup a breve termine e disaster recovery.
  • Archive Tier: per l'archiviazione a lungo termine di dati a cui si accede raramente, questo livello ha i costi di storage più bassi ma i costi di transazione e la latenza di recupero più alti.

Opzioni di ridondanza

Azure Blob Storage offre diverse opzioni di ridondanza per garantire la durabilità e la disponibilità dei dati. Queste opzioni influenzano il costo complessivo dello storage, poiché livelli di ridondanza più elevati richiedono più risorse.

  • Locally Redundant Storage (LRS): memorizza tre copie dei dati all'interno di un singolo data center. Questa opzione è la più economica ma offre il livello più basso di durabilità.
  • Zone-Redundant Storage (ZRS): memorizza tre copie dei dati in più zone di disponibilità all'interno della stessa regione, offrendo una durabilità migliorata.
  • Geo-Redundant Storage (GRS): replica i propri dati in una regione secondaria, offrendo una maggiore durabilità e disponibilità in caso di interruzione regionale. Questa opzione è più costosa rispetto a LRS e ZRS.
  • Read-Access Geo-Redundant Storage (RA-GRS): offre la stessa ridondanza di GRS, ma aggiunge l'accesso in lettura ai dati nella regione secondaria, fornendo migliori prestazioni e disponibilità per carichi di lavoro con accesso intensivo in lettura.

Transazioni sui dati ed egresso

Azure Blob Storage addebita le transazioni sui dati, come le operazioni di lettura, scrittura e cancellazione.

Il costo per transazione dipende dal livello di accesso e dal tipo di operazione. Ad esempio, le operazioni di scrittura e lettura nel livello Cool sono più costose rispetto al livello Hot. È essenziale comprendere i propri pattern di accesso ai dati per ottimizzare efficacemente i costi delle transazioni.

L'egresso dei dati si riferisce al trasferimento di dati da Azure Blob Storage verso una destinazione esterna. Azure addebita l'egresso in base alla quantità di dati trasferiti e alla regione di destinazione. Per minimizzare i costi di egresso, si può considerare l'ottimizzazione del trasferimento dei dati utilizzando tecniche come la compressione, la memorizzazione nella cache e altre strategie.

Considerazioni su come ottimizzare i costi di Blob Storage

Quando si gestiscono i costi di Azure Blob Storage, è cruciale bilanciare i compromessi tra vari fattori. Alcune considerazioni chiave includono:

  • Ridondanza vs. Costo: livelli di ridondanza più alti offrono una migliore durabilità e disponibilità, ma a un costo maggiore. Per trovare il giusto equilibrio, è necessario valutare la criticità dei propri dati e l'impatto potenziale della perdita o dell'indisponibilità dei dati.
  • Livelli di accesso vs. Pattern di accesso ai dati: scegliere il livello di accesso appropriato in base ai propri pattern di accesso ai dati può influenzare significativamente i costi di storage. I dati a cui si accede frequentemente dovrebbero essere memorizzati nel livello Hot, mentre i dati a cui si accede raramente dovrebbero essere spostati nei livelli Cool, Cold o Archive per minimizzare i costi.
  • Transazioni sui dati vs. Costi di storage: comprendere i propri pattern di accesso ai dati può aiutare a ottimizzare i costi delle transazioni. Se il proprio carico di lavoro prevede un numero elevato di transazioni, potrebbe essere più conveniente utilizzare il livello Hot, nonostante i suoi costi di storage più alti. Al contrario, se il proprio carico di lavoro prevede transazioni poco frequenti, l'utilizzo dei livelli Cool, Cold o Archive può aiutare a ridurre i costi.

Per ulteriori chiarimenti sul pricing di Blob Storage vi invitiamo a consultare la pagina ufficiale di Azure (disponibile qui), dove con il comodo strumento messo a disposizione da Microsoft potrete calcolare una stima dei prezzi d’utilizzo del servizio basandosi sulla tipologia di struttura dei file, il tipo di ridondanza desiderato, regione e valuta.

Conclusioni

Il problema dei dati non strutturati e della loro archiviazione è qui per restare e la quantità spropositata di informazioni generata ogni giorno da organizzazioni di ogni tipo e dimensione non andrà sicuramente a diminuire nel prossimo futuro.

È dunque importante scegliere una soluzione affidabile, efficace e dal prezzo flessibile per fare in modo di occuparsene il prima possibile e Azure Blob Storage potrebbe essere proprio quella soluzione che si stava cercando.

Struttura solida, flessibilità nella gestione dei dati, numerosi strumenti di integrazione, prestazioni elevate e sicurezza avanzata sono solo alcune delle caratteristiche che contraddistinguono l’offerta di Blob Storage. Per tutte le altre vi invitiamo a provarlo e a lasciare che il servizio di archiviazione della piattaforma Azure parli da sé.

FAQ su Azure Blob Storage

Cos'è Azure Blob Storage?

Azure Blob Storage è un servizio di archiviazione di oggetti scalabile basato su cloud offerto da Microsoft Azure. Consente di archiviare grandi quantità di dati non strutturati come testo, immagini e video.

Quali tipi di dati possono essere archiviati in Azure Blob Storage?

Azure Blob Storage è progettato per dati non strutturati, il che significa che può archiviare tipi di dati come file di testo, immagini, video, backup e log.

Quali sono i diversi tipi di blob in Azure Blob Storage?

Azure Blob Storage supporta tre tipi di blob: Block Blobs, Append Blobs e Page Blobs. I Block Blobs sono ideali per archiviare file di grandi dimensioni, gli Append Blobs sono ottimizzati per operazioni di aggiunta e i Page Blobs vengono utilizzati per l'accesso casuale, come per i dischi rigidi virtuali.

Come garantisce Azure Blob Storage la sicurezza dei dati?

Azure Blob Storage garantisce la sicurezza dei dati attraverso varie funzionalità, tra cui la crittografia a riposo, il controllo degli accessi basato sui ruoli (RBAC) e l'uso di firme di accesso condiviso (SAS) per un controllo degli accessi dettagliato.

Qual è la differenza tra i livelli Hot, Cool e Archive in Azure Blob Storage?

Azure Blob Storage offre tre livelli di accesso: Hot, Cool e Archive. Il livello Hot è per dati frequentemente accessibili, il livello Cool è per dati accessibili raramente e il livello Archive è per dati raramente accessibili che possono tollerare tempi di recupero più lunghi.

Come si accede ai dati archiviati in Azure Blob Storage?

Puoi accedere ai dati archiviati in Azure Blob Storage tramite le API REST, le librerie client, strumenti come Azure Storage Explorer o tramite il portale di Azure.

Cos'è una firma di accesso condiviso (SAS) in Azure Blob Storage?

Una firma di accesso condiviso (SAS) in Azure Blob Storage è un URI che concede diritti di accesso limitati alle risorse di Azure Storage, consentendo di specificare autorizzazioni, tempo di scadenza e restrizioni di accesso.

Come può essere utilizzato Azure Blob Storage per il backup dei dati?

Azure Blob Storage è ideale per il backup dei dati grazie alla sua natura scalabile e alla disponibilità di diversi livelli di accesso, che aiutano a ottimizzare i costi garantendo al contempo la durabilità e l'accessibilità dei dati.

Quali sono le opzioni di ridondanza disponibili in Azure Blob Storage?

Azure Blob Storage offre diverse opzioni di ridondanza, tra cui Localmente Ridondante Storage (LRS), Zone-Redundant Storage (ZRS), Geo-Redundant Storage (GRS) e Read-Access Geo-Redundant Storage (RA-GRS), per garantire la durabilità e la disponibilità dei dati.

Azure Blob Storage può essere integrato con altri servizi di Azure?

Sì, Azure Blob Storage può essere integrato senza problemi con altri servizi di Azure, come Azure CDN, Azure Functions e Azure Data Lake, per costruire soluzioni cloud complete.

Come supporta Azure Blob Storage i carichi di lavoro di big data e analytics?

Azure Blob Storage supporta i carichi di lavoro di big data e analytics fornendo un'ingestione di dati ad alta velocità e integrazione con servizi come Azure Data Lake, Azure HDInsight e Azure Databricks.

Quali sono i fattori di prezzo per Azure Blob Storage?

Il prezzo di Azure Blob Storage si basa su diversi fattori, tra cui il volume di dati archiviati, il tipo di livello di archiviazione (Hot, Cool, Archive), le operazioni di trasferimento dati e le opzioni di ridondanza selezionate.

Come si può monitorare e gestire Azure Blob Storage?

Puoi monitorare e gestire Azure Blob Storage utilizzando il portale di Azure, Azure Monitor e altri strumenti come Azure Storage Explorer, che forniscono informazioni sull'utilizzo dello storage, sulle prestazioni e sulla sicurezza.

Cos'è Azure Storage Explorer e come funziona con Azure Blob Storage?

Azure Storage Explorer è uno strumento che consente di gestire e accedere ai tuoi account di Azure Blob Storage, permettendoti di caricare, scaricare e organizzare i blob con un'interfaccia intuitiva.

Come gestisce Azure Blob Storage la durabilità dei dati?

Azure Blob Storage garantisce la durabilità dei dati attraverso le sue opzioni di ridondanza, che replicano i dati in più posizioni, sia all'interno della stessa regione che tra regioni diverse.

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